La Compagnia Teatrale "Salsula" si è esibita, il 6 Marzo 2016, alla prestigiosa rassegna, portando in scena "L'acqua della Madonna", commedia originale in tre atti di Gerardo Coluccini.
Lo spettacolo ha riportato un significativo successo di critica e pubblico, tanto che gli organizzatori hanno ritenuto di proporre la compagnia in rassegne che si terranno, durante l'estate, a Salerno, Nocera Inferiore ed Avella.
"L'acqua della Madonna" è ambientata in fine - Ottocento ed è recitata - parte in Italiano, parte in dialetto irpino - in costume d'epoca. E' incentrata sul menage matrimoniale dei protagonisti - Eleonora ed Eduardo - appartenenti al notabilato locale, sul quale gravano le ombre di incomprensioni legate ad un amore negato, quello giovanile tra la protagonista e Federico, giovane di umile estrazione sociale, naufragato per le pressioni della famiglia di lei. Lo sviluppo scenico, anche drammatico ma nel quale non mancano gli spunti umoristici, si scioglie nella catarsi finale, suggellata da un evento "miracoloso", che proietta la vicenda umana dei protagonisti in una luce di riscatto e speranza.
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L’ambientazione storica è ascritta agli anni ‘Sessanta. Al centro dell’azione scenica, la famiglia di Eduardo, il protagonista, uomo colpito da una malattia che ne ha menomato le capacita fisiche e mentali.
Almeno in apparenza, la vita del gruppo familiare è sufficientemente serena. Nonostante le manie di Eduardo e i conseguenti litigi con sua moglie Nunziatina, la famiglia è unita da saldi vincoli di affetto e reciproco rispetto, godendo, inoltre, di un modesto benessere, legato alla gestione di una piccola bottega casearia, creata da Eduardo e portata avanti, con profondo senso della continuità familiare, prima dalla moglie e poi dai figli.
La perenne insoddisfazione di Nunziatina, legata alle sofferenze determinate dalla malattia del marito, non scalfisce più di tanto la saldezza del nucleo familiare, allietato, tra l’altro, dal prossimo matrimonio di uno dei figli.
Tuttavia, come spesso accade nella vita e, conseguentemente, nel teatro, che della prima è trasposizione e sublimazione scenica, il fuoco della rabbia, della passione, del desiderio inconfessato cova sotto la calma apparente di un ordinario ménage familiare.
Il dramma esplode all’improvviso e coinvolge l’intera famiglia, non solo i protagonisti diretti ma anche coloro che sono stati testimoni distratti della trama sotterranea dei sentimenti repressi, quelli che sono colpiti dal marchio del giudizio sociale e morale e crescono all’ombra della negazione.
Paradossalmente è Eduardo l’unico a cogliere quanto accade all’interno del gruppo familiare, scrutando con gli occhi della “savia follia” nell’intrico delle passioni e cogliendone molto più di quanto non riescano a fare coloro che si muovono nell’ambito dell’ordinaria percezione.
Ed è sempre il protagonista a suggellare l’esito finale, il quale, pur vedendo una famiglia sconfitta dalla tenzone della vita, ne recupera, pur nell’amara riflessione sul passato e sulle speranze rimaste inappagate, il sostrato sentimentale di verità.
Interpreti
Eduardo: Sabino
M. Balestrieri
Nunziatina: Anna Buonagurio
Michele: Carmine D'Onofrio
Carmino: Alessandro Mosca
Filomena: Anna Cristina Cella
Angilo: Marco Vassallo
Raffaella: Gerarda Sarno
Don Peppo: Gerardo Coluccini
Comma Maria: Carmela Ragno
Regia: Gerardo Coluccini
Direttore artistico: Sabino Marcello Balestrieri
Tecnici Audio e luci:
Salvatore Follo
Marcella Balestrieri
Le foto della serata sono state realizzate da Giovanni Cella