- ‘No figghio
scapestrato -
di Gerardo Coluccini
Negli
anni 2004 e 2005, la compagnia ha operato un deciso salto di qualità,
preparando e portando in scena due opere originali scritte in dialetto salzese.
Dapprima è la volta di “’No figghio scapestrato”, commedia
in tre atti. Di ambientazione salzese e scritta nel nostro dialetto, essa è
incentrata sulla vicenda di una famiglia di ciabattini, la cui esistenza, già
segnata dalla miseria, viene sconvolta da una serie di eventi drammatici che ne
pongono a repentaglio la stessa sopravvivenza, a capo dei quali, tuttavia, essa
riesce a ritrovare in sé, nei propri valori, la forza per una rinascita. “’No
figghio scapestrato” viene rappresentata in più di una occasione in
giro per la Provincia
di Avellino e ogni messa in scena costituisce il viatico per le successive.
L’uso del dialetto, il contenuto valoristico, mai scadente in vuota retorica,
la rappresentazione di una società rurale ed artigiana ormai scomparsa ma
tuttora sentita dalla gente irpina come parte del proprio patrimonio culturale,
sono i fattori che determinano il successo dell’opera.
Essa
viene rappresentata alla quinta edizione di “A ‘gghiuorni luci” - Festival
delle compagnie irpine di spettacolo, tenutosi al “99 posti” di Torelli di Mercogliano nel 2005 e il successo è
notevole. Anna Buonagurio vince, infatti, il primo premio quale migliore
caratterista, mentre all’autore va il premio Virgilio Barbieri destinato agli
autori irpini di opere teatrali. Nella classifica assoluta, “’No
figghio scapestrato” si piazza ottima quarta, alle spalle di compagnie
di livello professionistico, mentre risulta addirittura prima nella speciale graduatoria del voto
popolare.
Recentemente,
l’opera, rivisitata e arricchita dall’inserimento di accompagnamento musicale nei
passaggi di più intenso pathos, è stata rappresentata presso il teatro
parrocchiale di Rione Parco, in Avellino.
Vengono riportati, qui di seguito, i
personaggi e gli attori interpreti. Per
taluni ruoli, la presenza di una plurimità di attori evidenzia che gli stessi
si sono alternati in occasione dei diversi spettacoli.
Masto Filuccio: Sabino Marcello Balestrieri
Nunziatina: Anna Buonagurio
Maria : Rossella
Picardo, Elisa Petrarca, Clara Balestrieri
Giovanno: Antonio
Colucci, Domenico Petrarca
Michele: Domenico Della Porta,
Alessandro Mosca
Comma’ Funzin a Maria Carolina Cella, Carmela Ragno
Don Peppo Raffaele Cella, Stanislao
D’Andrea
Don Carmino Gerardo Coluccini
Prisutto Elio Petrarca, Alessandro
Picariello
Pascale Alfonso Mazzariello, Stanislao
D’Andrea
Compa’ Vicienzo AlfonsoMazzariello,
Gerardo Coluccini
Tanino Domenico
Petrarca, Giuseppe Amatucci
Regia: Gerardo Coluccini
Scenografia: Sabino M. Balestrieri